Tra i nomi celebri finiti nell’inchiesta di Termini Imerese, che ha portato all’avviso di garanzia per 96 persone – il reato contestato è voto di scambio – figura anche Alessandro Aricò, fedelissimo di Nello Musumeci e capogruppo all’Assemblea regionale di Diventerà Bellissima. Stando alla Procura, anche Aricò alle ultime Regionali si sarebbe mosso per assicurarsi un bel gruzzolo di voti in cambio di promesse. Nel caso del deputato palermitano, in cambio di sostegno elettorale avrebbe promesso a un consigliere comunale di Termini Imerese, Michele Galioto, l’assunzione del figlio Marcello nella cooperativa Salus: “Marcello Galioto – è scritto nell’avviso di conclusione delle indagini – avrebbe effettivamente avuto un impiego da tirocinante dalla società A.va.co. servizi, con un compenso da 500 euro al mese”. Ed Aricò è stato eletto nel suo collegio con oltre 9 mila preferenze.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Voto di scambio, Termini non perdona
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