Pensate: alla sua età è salito in macchina ed è andato a Catania. Sommando andata e ritorno ha percorso quasi quattrocento chilometri. Va bene che la fatica della guida tocca all’autista, ma il viaggio è pur sempre una sfacchinata. Direte voi: lo fa per la Sicilia. Ne siete sicuri? Renato Schifani ieri si è spostato sulle falde dell’Etna non per annunciare una riforma, tra le tante che quest’Isola si aspetta; o per dare una nuova governance all’aeroporto di Fontanarossa dopo le sciagurate vicende di questa estate. No. E’ andato a Catania per cantare le virtù della piccola Aeroitalia che – pur costretta a operare tra colossi, come il lupo cattivo Ryanair – garantisce alla Sicilia qualche collegamento in più con Roma. La compagnia di Forlì ha trovato in Schifani il testimonial ideale. Se non glielo rubano quelli di “Poltrone & sofà” il dominio dei cieli sarà suo.