La prima stroncatura del progetto “cuffariano” arriva nientemeno che da Decio Terrana, segretario regionale dell’UDC, che è stato anche l’ultimo partito dell’ex governatore. Terrana parla di un progetto destinato al fallimento: “Ho stima per Totò ma la politica è ormai un’altra cosa rispetto a lui, se partiamo con Totò Cuffaro è meglio che restiamo a casa. La storia non va mai indietro, va avanti con i giovani. La scuola politica l’ho già fatta io a Caltanissetta, con 300 giovani professionisti dai 25 ai 35 anni. Bisogna costruire una piattaforma di giovani, non possono essere sempre gli stessi ad occupare gli spazi politici. Solo i giovani sono in condizione di fare un centro che in proiezione può costruire un futuro”.
“Il centro non lo possono fare certamente Totò Cuffaro e Saverio Romano, che si vuole candidare” a presidente della Regione o a sindaco di Palermo, si apprende dalla nota del coordinatore regionale.” E’ legittimo ma la politica non li regge e non accetterà queste cose”. “A Palermo lanceremo Vincenzo Figuccia – conclude il massimo rappresentante dell’Udc regionale – se ci vogliono incastrare noi andremo con la sua candidatura a sindaco. Cuffaro e altri ci possono stare, ma non possono più essere protagonisti, in politica non si dice mai no a nessuno, ci dobbiamo essere tutti ma non pensando che ognuno si deve tutelare utilizzando gli altri”.
Non tarda la replica del partito di Romano, per bocca di Peppe Germano, responsabile organizzativo del Cantiere Popolare. “E’ sempre molto divertente leggere gli inviti che qualche politico o presunto tale rivolge ad altri, dicendogli di fare spazio ai giovani. Lo fanno gli ingrati come Decio Terrana, coordinatore dell’Udc in Sicilia che, quel poco che ha fatto e che è stato in politica, lo deve a Totò Cuffaro e a Saverio Romano. Proprio per questo stupiscono, ma non più di tanto, i suoi attacchi proprio ai suoi benefattori. Ma così è la vita. Mi piace pensare, anzi ne sono sicuro, che a motivare queste parole astiose e ingrate di Terrana sia la paura di perdere quel poco che ormai mal rappresenta e consola sapere che nell’Udc siciliana Terrana è ormai una voce isolata che lo stesso Mimmo Turano ormai mal sopporta. Ebbene, passando da queste bassezze all’altezza della politica e dei suoi progetti, va detto che la costruzione e il rafforzamento di un Centro non possono che prescindere da questi figuri che nulla hanno da dire e nulla hanno da dare. Stia tranquillo il signor Decio: nella prospettiva di Romano, nei suoi progetti politici, guitti e manutengoli non sono previsti. Tra l’altro, se Terrana ha sempre marcato la sesta fila, quella dei galoppìni, la colpa è solo sua. Se ne faccia una ragione”.
Alla partita si iscrive anche l’assessore alle Attività produttive, nonché deputato dell’Udc Mimmo Turano, che controreplica a Germano: “Nei giorni scorsi avevo chiesto ai moderati di fare un salto di qualità, oggi purtroppo mi trovo a leggere delle offese gratuite e pesanti al coordinatore regionale dell’Udc Decio Terrana da parte di un rappresentante di Cantiere Popolare. Non è accettabile. Più che far fare ai moderati un salto di qualità qualcuno rischia di trasformarli in una barzelletta”.