L’attore e regista Carlo Verdone è stato ospite ieri pomeriggio del Museo regionale Mu.Me. di Messina, dove, insieme ad alcuni componenti del suo staff, ha visitato le sale del Museo. Ad accoglierlo l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, il Direttore del Mu.Me, Orazio Micali, e il personale del Museo.
Verdone si trova a Messina dove questo pomeriggio riceverà il “Joe’ Petrosino Award” un riconoscimento che gli viene conferito come testimone dell’operosità del genio creativo degli italiani e per avere, grazie al suo talento artistico, rappresentato nel mondo l’Italia migliore. “Per noi è stato un onore l’avere accolto questo grande attore, regista e sceneggiatore che ci rende fieri del nostro cinema. Abbiamo trascorso due ore interessanti – ha sottolineato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, che si è intrattenuto con lui durante la visita – parlando d’arte e del ruolo della cultura quale motore di crescita del nostro Paese”.
Durante la permanenza nel Museo, Verdone ha prestato molta attenzione alle collezioni esposte, mostrando grande competenza e soffermandosi, in particolare nelle sale che ospitano le opere di Antonello da Messina e Michelangelo Merisi da Caravaggio, di cui mercoledì si celebreranno i 450 anni. Una visita attenta e curiosa, accompagnata dal racconto di Giovanna Famà, storico dell’arte presso il Museo regionale, che ha illustrato le collezioni e le sale visitate. L’attore si è anche intrattenuto con il personale del Museo e i visitatori presenti, mostrando curiosità e interesse rispetto alle opere esposte, verso le quali ha mostrato una competenza tutt’altro che generica, con un punto di vista approfondito su artisti e generi pittorici.
Alla fine della visita Carlo Verdone ha espresso al direttore e all’assessore i complimenti, manifestando grande soddisfazione per avere conosciuto un museo che ha definito molto interessante e ricco di opere straordinarie. Al termine, foto ricordo con il personale del museo e l’autografo a qualche visitatore incuriosito dalla presenza.