Sulla scorta dell’audizione del manager dell’Asp di Siracusa, Lucio Ficarra, e dell’ex direttore amministrativo della stessa azienda, Salvatore Iacolino (il cui rapporto con l’Asp si è interrotto bruscamente), la commissione Salute dell’Assemblea regionale ha adottato una risoluzione per verificare con immediatezza l’operato dei direttori generali e dei commissari delle aziende sanitarie ed ospedaliere, entro e non oltre il prossimo 30 giugno. Nella stessa risoluzione la Commissione, che recentemente ha dato il via libera per la decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie di Trapani e Messina, chiede con forza al governo di nominare i nuovi direttori generali nelle Asp attualmente dirette da commissari straordinari. Nell’atto di indirizzo, che porta la firma dell’on. Carmelo Pullara (Onda), si fa cenno al fatto che “nel corso delle numerose sedute svolte dalla Commissione è emersa l’esigenza di una verifica dell’operato” di manager e commissari straordinari “anche in considerazione dei risultati raggiunti durante la pandemia ed in vista del potenziamento dell’attività sanitaria ordinaria conseguente all’auspicato declino della fase emergenziale”.
In una nota stampa Pullara scrive che “c’è una sanità che è quella che viene rappresentata dai comunicati stampa, dai selfie, dagli annunci, dalle inaugurazioni e dai Direttori o Commissari in prima pagina che raccontano che tutto va bene; e poi ce n’è un’altra “che è invece raccontata nei corridoi, dalle immagini sul web, dai racconti sul vissuto quotidiano, dalle statistiche nazionali, dalle evidenze del Generale Figliuolo, dalla calca dei centri hub, dei pazienti in fila e mai assistiti nei reparti e nei pronto soccorsi, certamente, non per volere degli operatori sanitari, pochi mal distribuiti e mal governati. La stessa sanità che viene rappresentata nella Commissione Salute all’ARS sia con riguardo alla discutibile attività gestionale, conseguenza di una sanità subappaltata nelle singole province al potente politico di turno, sia con riguardo alle diverse criticità assistenziali”. “Io – spiega l’ex rappresentante degli Autonomisti – non sono contrario alla scelta da parte di chi governa di coloro i quali debbono portare avanti la strategia sanitaria su un territorio, ma sono contrario all’appiattimento o all’asservimento dei nominati a questo o a quel politico, così come sono contrario all’assoluta mancanza di valutazione, ovvero allo strabismo nella valutazione da parte del Governo che ha nominato. Errare human est, perseverare audem diabolicum”.
“Dopo le numerose audizioni in commissione Sanità e facendo seguito a una precisa richiesta alla medesima Commissione – conclude il deputato agrigentino – ho presentato apposita risoluzione, procedendo alla rimozione e sostituzione non solo di quelli che non raggiungono gli obiettivi, ma anche di coloro i quali non riescono a gestire al meglio l’Azienda a cui sono preposti con episodi di mala sanità, che fanno perdere ai cittadini la fiducia verso la sanità siciliana e più in generale verso la politica che li governa ad iniziare dal Presidente”. Le prossime valutazioni spettano al governo.