Viene malinconia già all’ingresso: un McDonald’s sulla sinistra, un negozio di materassi sulla destra. L’anti Atreju di Elly Schlein ha come titolo “Sociale verde e giusta. L’Europa che vogliamo”. Non allarghiamoci con i desideri. Le sedie vuote sono più numerose del “Cinema Paradiso” chiuso nel 1988. La sala è un teatro capannone, il sette, degli Studios di via Tiburtina 521. Il Teatro due è quello di “Propaganda live”. Il Pd è in pratica ospite di Urbano Cairo. Un fotografo vorrebbe abbracciare la segretaria del Pd perché “ce vole talento”. Il giorno è sbagliato, i mezzi pubblici in sciopero, la stazione vicina è la Tiburtina, che è la seconda stazione di Roma. Si è secondi pure sulla mappa. Il vero evento della sinistra è dall’altra parte della città, al Testaccio, dove si inaugura la mostra su Berlinguer. Il fotografo, ancora: “Ma che ce famo qui?”. Al Testaccio ci sono Veltroni e D’Alema e la segretaria che, per mezz’ora, si sdoppia. L’ospite di grido è Rosy Bindi, chi giganteggia è Paolo Gentiloni. In una cornice come questa il suo discorso fa vibrare il cuore come Kennedy a Berlino. Continua su ilfoglio.it
Carmelo Caruso per Il Foglio
in Buttanissimi Extra
Vecchio cinema Schlein. All’antiAtreju giganteggia Gentiloni
elly schleinpaolo gentilonipd
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