Oggi gli austeri deputati dell’autorevole commissione dell’Ars, chiamati a giudicare i manager della sanità, potrebbero istaurare una nuova procedura. Ciascun membro provi a chiamare una struttura pubblica per prenotare una Tac o una risonanza magnetica o un’operazione all’utero per il taglio di un polipetto maligno. Verifichi, sulla propria pelle, quanta indecenza hanno accumulato le liste d’attesa e quale indignazione avverte un paziente quando gli dicono che il primo varco disponibile è a giugno. Il Parlamento avrebbe oggi la possibilità di decidere – sui manager delle Asp e degli ospedali – non per sentito dire ma con dati alla mano. E avrebbe pure la possibilità di replicare con un sussulto di dignità ai giochi perversi di Schifani, di Aricò e di tutti gli altri padrini della politica che si sono arrogati il diritto di guadagnare voti con la nostra salute.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Urge un giudizio severo sui manager della sanità
alessandro aricòregione sicilianarenato schifanisanità
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