L’assessore Maurizio Carta, frontman della giunta comunale di Palermo, si è risentito per il “sottile sarcasmo” – capito il doppio senso? – manifestato da Buttanissima sullo sconcio di via Maqueda, la strada spagnolesca che taglia il centro storico di questa città “regia e conventuale”. Ci rimprovera di non avere una visione “di sistema” e di formulare critiche comunque prive di un contributo costruttivo. Mizzica. Lui però che cosa ha fatto? E’ al governo da dodici mesi con deleghe che vanno dal traffico alla rigenerazione urbana, ma non ha ancora elaborato una sola ideuzza in grado di riportare Palermo a un livello di civiltà, di decenza, di decoro. In compenso ha fatto tante belle corse mattutine, ha pubblicato migliaia di post e di selfie, ha piritollleggiato per tutto il Festino. Affidato, con una gara farlocca, a una confraternita di fraternissimi amici.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
L’ultima domanda all’assessore Carta
maurizio cartapalermo
-
Articoli Correlati
-
La lungimiranza
di un funamboloL’improntitudine – o la sfacciataggine: decidete voi – con la quale il governatore Renato Schifani…
-
Un assessore col turbo
Arriverà al tostapaneNon c’è che dire, il campione è lui, solo lui. Edy Tamajo, assessore alle Attività…
-
Auteri, la solitudine
del capro espiatorioQuelli che hanno il carbone bagnato mascherano l’imbarazzo con interviste di alto profilo. “Mai più…