Il giornalismo d’inchiesta – quello eroico e straordinario – purtroppo tace. Si è perduto nel labirinto dei sospetti e non riesce a cavare un ragno dal buco. Di conseguenza non conosceremo mai il nome del Grande Truffaldo che, con un trucco da magliaro, ha rapinato all’Irfis un milione e mezzo di euro. Peccato. In compenso la cronaca – quella viva e palpitante – dedica fiumi di inchiostro a uno scontro titanico tra due colossi delle istituzioni. Palazzo d’Orleans da un lato e la Corte dei Conti dall’altro lato dibattono da giorni sul numero dei letti di terapia intensiva che la Regione avrebbe dovuto realizzare e che sono rimasti invece a mezz’aria. Chi vincerà? Chiedetelo, se ne avete il coraggio, a Maria Concetta Gallo, la paziente di Mazara che ha aspettato otto mesi prima di avere dall’Asp il referto istologico su un tumore che nel frattempo l’ha devastata.
