Abbiamo capito che Elly Schlein sarebbe diventata segretaria del Pd il giorno in cui abbiamo sentito una nostra collega che ama tutte le cose di sinistra al superlativo (o le giudica per epigrafi) definire l’allora candidata alle primarie “bravissima” e “irraggiungibile”. Ecco. A quel tempo la nostra poco enfatica collega rincorreva ella, cioè Elly, nei corridoi della Camera: Elly! Elly! Ebbene, adesso non se la fila quasi più. Ormai la nostra collega, detta anche cartina di tornasole, insomma una che va seguita per capire dove sorgerà domani il sol dell’avvenire, “adora” sopra ogni cosa l’attrice e regista Paola Cortellesi. Ha occhi soltanto per lei. E non è l’unica. Il suo film femminista era infatti “immenso”. E la battuta sulla povera Biancaneve che faceva da colf ai sette nani del patriarcato era “intelligentissima” e “di grande valore civile”. Ecco, ci siamo allora detti noi cinici: ecco la prossima segretaria del Pd. Continua su ilfoglio.it
Salvatore Merlo per Il Foglio
in Buttanissimi Extra
Un’idea per il dopo Schlein La sinistra riparta da Cortellesi
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