Una Santanché contro tutti (compresi Meloni e La Russa)

La ministra del Turismo Santanché

La posizione di Giorgia Meloni sul caso Santanchè somiglia al tormentone del professore Antonino Tamburello che impazza sui social: “Vuoi farlo? Fallo. Potresti anche non farlo, però se lo vuoi fare, fallo”. Il tema sono le dimissioni della ministra del Turismo, che la premier forse si aspetterebbe anche se finora – dice – non gliele ha mai prospettate. Anche perché la Pitonessa, mentre Fratelli d’Italia in silenzio si avviluppa su stesso, dice che non ci pensa proprio a mollare dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio e che semmai potrebbe farlo davanti alla richiesta del gup per truffa ai danni dello stato. Stallo alla messicana. Santanchè non molla, ne fa una questione di principio e di precedenti nei confronti degli altri. E’ sola, e se ne infischia. Nonostante la puntata di “Report” di domenica si preannunci croccante.

Nonostante Ignazio La Russa si sia esposto, andando a parlare a “Un giorno da pecora”, per dire che la Santa “stia comunque in una fase di valutazione, credo stia valutando e sono sicuro che valuterà bene”. Le parole del presidente del Senato arrivano dopo quelle della ministra e sembrano comunque una presa di distanza o almeno un invito alla riflessione: molla, fallo per te. “Nessuno mi ha mai chiesto un passo indietro”, dice Santanchè da Verona con una forza e una nettezza che fanno esclamare ai suoi amici: “E’ una donna con gli attributi”. Ma che fa mormorare ai detrattori dentro FdI: “E’ una scatola nera, sa troppe cose, e sa di saperle”. Continua su ilfoglio.it

Simone Canettieri per Il Foglio :

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