L’assessore al Turismo, Elvira Amata, poteva scegliere un decoroso silenzio, invece ha voluto piritolleggiare anche su Totò Schillaci. E piritolleggiando ha fatto sapere che al grande calciatore appena scomparso l’assessorato intesterà la “sala delle decisioni”. Un annuncio roboante, ampolloso, addirittura pretenzioso. Resta però in piedi una domanda: quali decisioni verranno prese nella “Sala Schillaci”? Certo, l’assessore Amata deciderà personalmente a chi assegnare i contributi per la sagra del peperoncino o per la festa del Santo Patrono. Ma le decisioni importanti – quelle che muovono milioni di euro: ricordate lo scandalo SeeSicily? – non vengono prese in via Notarbartolo. Il piatto ricco lo amministra direttamente la “corrente turistica” che fa capo al Balilla e ai gerarchi romani. La sala resterà chiusa, lo spirito di Schillaci potrà riposare in pace.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Una sala vuota per Totò Schillaci
elvira amatatotò schillaci
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