Allegria. Il bullo – il nostro amatissimo bullo – è tornato. Ed è in grande spolvero: annuncia sorprese e meraviglie, profetizza per la Sicilia giorni di festa e di vacche grasse. Ovviamente è tutto un bluff. Perché non sa neanche quali cifre inserire nel bilancio della Regione. Lui sta tutto l’anno in giro tra Roma e Bruxelles. Finge di intessere trattative con Palazzo Chigi e con i potenti d’Europa ma torna sempre con le tasche vuote. Ora però il tempo stringe e vorrebbe in fretta e furia tappare i buchi. Ma i conti non tornano e i deputati di Sala d’Ercole non vogliono più giocare a mosca cieca. Si andrà quasi certamente all’esercizio provvisorio. Con la conseguenza che la Regione resterà ingessata almeno fino ad aprile dell’anno prossimo. Con il bullo al potere non c’è verso di approvare un bilancio entro i termini di legge. Neanche un bilancio di cartone.