Il reverendissimo arcivescovo Corrado Lorefice ha annunciato che sabato prossimo a Palermo il Papa lancerà il suo grido contro la mafia e inviterà boss e picciotti di Cosa nostra a convertirsi. Sarà il modo migliore per ricordare il sangue versato 25 anni fa da don Pino Puglisi, il sacerdote assassinato Brancaccio e che il sindaco Leoluca Orlando vuole ora elevare a patrono della città. La sacralità del rito invita a evitare i toni bassi della polemica e a trascurare i dettagli, anche quelli meno edificanti, facilmente rintracciabili dietro le quinte dell’avvenimento. Ma una cosa va detta, in modo semplice, papale papale: Santo Padre, la Palermo reale non è quella, pulita e spensierata, che le sarà mostrata sabato prossimo. Dietro i paramenti della festa, c’è una città dolente e abbandonata, a tratti persino disperata. Non la dimentichi nelle sue preghiere.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Una preghiera in più per la Palermo dolente
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