Sembrava il falco più rampante, quello destinato a conquistare i cieli alti della politica. Invece Giorgia Meloni e lo stato maggiore di Fratelli d’Italia hanno alzato un muro e il Balilla è inciampato, per la prima volta, in una bocciatura. In altri tempi e senza il peso degli errori commessi da assessore siciliano al Turismo, il Balilla avrebbe avuto forse le carte in regola per diventare il capogruppo di Fdi alla Camera. Era già il vice di Tommaso Foti, nominato poche ore fa ministro degli Affari Europei al posto di Raffaele Fitto, e sarebbe stato dunque il candidato naturale. Ma il gran consiglio del partito gli ha sbarrato la strada e il posto di Foti è andato a Galeazzo Bignami. Segno che le quotazioni del Balilla e della corrente turistica di Fdi sono in discesa. Gli sprechi di SeeSicily e l’azzardo di Cannes cominciano a pesare anche in via della Scrofa.