C’è una cosa impossibile – forse più del Ponte di Messina – ed è quella d’immaginare il ritorno di Ade e della sua Venere, a Morgantina e d’immaginarlo questo abbraccio del tornare in una festa che renda onore all’amore degli Dei incidentalmente cocci di antiche statue, meritevoli di poesia, folla, festa, insomma: festival. Ed è Barbablù-Fest, dal 19 agosto al 4 settembre, che è ben più che un carosello in scena ma per l’appunto l’impossibile di Sicilia finalmente realizzato. Merito tutto di Alberto Samonà, nobile di nascita e volitivo assessore dei Beni Culturali e della Identità. E la nostra carta d’identità è quel pantheon di cocci. Tutti d’amore.
Pietrangelo Buttafuoco per Il Foglio
in La stanza di Buttafuoco
Un Pantheon di cocci per la nobile Sicilia
alberto samonàpietrangelo buttafuoco
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