Giacomo Puccini ci mise tre anni a completare il lavoro. La bohème ci ha messo tre anni per tornare a Palermo. Lo farà da giovedì 13 dicembre (repliche fino al 23) nell’atmosfera magica del Teatro Massimo, agghindato per Natale. Un fitto calendario di recite di ampio respiro internazionale: a vestire i panni della fioraia Mimì sarà Marina Rebeka, star del canto che dalla natia Lettonia è ora in tutti i principali teatri del mondo: di recente ha interpretato Faust di Gounod al Real di Madrid e La bohème, appunto, alla Staatsoper di Vienna. Per lei è un ritorno, dato che il suo disco “Spirito” è stato registrato da Prima Records al Teatro Massimo di Palermo con l’Orchestra e il Coro della Fondazione Teatro Massimo e la direzione di Jader Bignamini. E in quanto a fama, non è da meno Matthew Polenzani, star del Metropolitan Opera di New York (tra i suoi ultimi impegni Luisa Miller a Zurigo, La bohème alla Royal Opera House di Londra e Idomeneo alla Lyric Opera di Chicago), che degna il Massimo di una delle sue rarissime presenze europee, segno tangibile che questo de La bohème è uno di quegli appuntamenti per cui serve l’abito adatto. Sarà Polenzani a tenere stretta la “gelida manina” di Marina Rebeka.

L’opera natalizia per eccellenza è diretta da Mario Pontiggia e ripresa da Angelica Dettori. Le scene e i costumi sono di Francesco Zito, che mettono in scena una Parigi che ha il sapore del liberty palermitano, le luci di Bruno Ciulli. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo salirà Daniel Oren, direttore amatissimo dal pubblico palermitano. Nel ruolo di Mimì, oltre a Marina Rebeka, canteranno anche Valeria Sepe e la giovane palermitana Roberta Mantegna; la parte di Rodolfo, oltre che da Polenzani, sarà sostenuta anche da Stefan Pop, che torna a Palermo dopo Rigoletto di ottobre, e Vincenzo Costanzo. Sarà palermitana, in occasione della prima, anche la scoppiettante coppia Musetta-Marcello, con il soprano Jessica Nuccio e il baritono Vincenzo Taormina, mentre alcune delle altre recite saranno affidate ad Hasmik Torosyan (Musetta) e Vittorio Prato (Marcello). Nel ruolo del filosofo Colline e del musicista Schaunard si alterneranno Marko Mimica e Antonio Di Matteo (Colline) e Christian Senn e Italo Proferisce (Schaunard). Il Coro del Teatro Massimo è diretto da Piero Monti, il Coro di voci bianche da Salvatore Punturo.

Questa opera rampante, attuale ed eterna è stata presentata per la prima volta, nel suo formato originario pensato da Puccini in quattro quadri, al Teatro Regio di Torino nel febbraio del 1896. Sotto la sapiente direzione di un giovane maestro che si farà: Arturo Toscanini, all’epoca, aveva soltanto 29 anni. La critica, inizialmente scettica, dovette ricredersi qualche tempo dopo al Grande di Brescia, dove le pareti tremarono forte per gli applausi. La Parigi negli anni ’30 dell’Ottocento, con l’esistenza – scanzonata e spensierata – di un gruppo di bohemienne, rappresentano lo sfondo ideali per i vari episodi dell’opera, che ha prodotto brani celebri e ispirato quattro differenti versioni cinematografiche. E che rivive a Palermo nella magia del Natale ormai alle porte: che bellezza.

INFO VARIE
Repliche fino al 23 dicembre. Biglietti da 140 a 15 euro. La biglietteria è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio. Apertura straordinaria lunedì 17 dicembre dalle ore 17.00 alle 21.00.