Si fa presto a dire: magistratura. E la destra ha fatto presto, troppo presto a scatenare una guerra senza quartiere contro i pubblici ministeri che aprono inchieste, giuste o sbagliate poco importa. Certo, le persecuzioni giudiziarie non si contano e la politicizzazione dell’azione penale è stato un vergognoso show-down che per vent’anni ha accompagnato la vita, le imprese e i governi di Silvio Berlusconi. Tutto vero. Ma è altrettanto vero che sul brutto affare del torturatore libico riportato dolcemente a casa, ci sono state opacità e negligenze che l’opinione pubblica non può ignorare e che Giorgia Meloni non può cancellare con un attacco indiscriminato al sistema giudiziario. Finirebbe per buttare con l’acqua sporca anche il bambino. L’Italia, piaccia o no ai sovranisti di Palazzo Chigi, ha ancora bisogno di un potere terzo che assicuri legalità e giustizia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Un gioco politico ad altissimo rischio
giorgia meloni
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