Un elettrodotto da 380 kilowatt di potenza lungo 172 chilometri per collegare Ragusa a Palermo passando per altre 4 province, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna. Un collegamento ad altissima tensione che collegherà per la prima volta le due sponde della Sicilia, orientale con occidentale. Un progetto da 300 milioni di euro ideato da Terna – uno dei più importanti previsti in Italia dalla società – per migliorare la qualità del servizio elettrico della Sicilia e favorire così anche il passaggio alle energie rinnovabili.
Il ministero dello Sviluppo economico ha dato l’ok alla ripresa dell’iter di autorizzazione per il collegamento tra le stazioni elettriche di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) e Ciminna (Palermo) e che attraverserà la Sicilia. «Sarà il primo collegamento ad altissima tensione nella parte occidentale dell’isola, attualmente caratterizzata da una rete a 150 kilowatt — spiega una nota della società guidata da Stefano Donnarumma —: un intervento fondamentale per superare la sezione critica fra l’area orientale e occidentale della Sicilia, creando migliori condizioni per il mercato elettrico». La grande infrastruttura prevede il coinvolgimento di 60 imprese con almeno 450 lavoratori. Una volta realizzata, Terna potrà quindi dismettere circa 20 chilometri di linee elettriche in aree densamente abitate e aree di pregio ambientale, così almeno 60 ettari di territorio verranno liberati dalle vecchie infrastrutture.
La grande opera servirà a rendere più sicura la rete elettrica siciliana ma sarà anche il passo fondamentale per una nuova transizione energetica dell’isola, favorendo la dismissione delle vecchie centrali a carbone favorendo una maggiore diffusione delle energie rinnovabili, con ripercussioni anche sulla mobilità. Dopo l’ok del Mise, ora la parola passa alla Corte dei Conti. Si conferma l’impegno di Terna in Sicilia dove la società tra il 2020 e il 2024 ha in programma investimenti per oltre 1,1 miliardo di euro per lo sviluppo e la sicurezza della rete elettrica rendendola la prima regione d’Italia per investimenti.