Sabato a ‘Le Ciminiere’ di Catania Nello Musumeci è riuscito a esaltarsi anche per i risultati raggiunti dal suo governo sul tema dei rifiuti. Unica pecca, secondo il presidente, la mancata approvazione del disegno di legge sulla governance, fermo all’Ars dal novembre 2019, quando i franchi tiratori, assieme alle opposizioni, affossarono l’articolo 1. “In un anno abbiamo preparato il ddl. Lo abbiamo presentato al parlamento, ma lì nessuno vuole discuterlo – ha detto Musumeci – Rifiuti in Sicilia significa anche mafia, malaffare e corruzione, ma è su quel disegno di legge che qualcuno dell’allora opposizione ha chiesto il voto segreto. Noi abbiamo operato come dovevamo operare”.
Una versione che non convince nessuno. A partire dagli alleati di Musumeci. “Diciamo la verità sulla legge dei rifiuti – ha detto Micciché, coordinatore regionale di Forza Italia – se è lì da tre anni è perché fa schifo, appena viene portata in aula è bocciata da tutti. Musumeci, sabato, ha confermato di fatto il suo pessimo rapporto con i partiti: se decide di continuare a presentare leggi che nessuno conosce e che non vengono apprezzate, non andrà da nessuna parte. Ha fatto un’elencazione dell’ordinaria amministrazione gestita, ma dal presidente della Regione ci aspetteremmo qualcosa in più”.
Quella del presidente dell’Ars è più o meno la stessa versione fornita in queste ore dal Movimento 5 Stelle: “La legge sui rifiuti fa schifo? Siamo felici che se ne sia accorta pure la maggioranza che sostiene questo governo del nulla. Noi – ha spiegato il capogruppo, Giovanni Di Caro – lo diciamo da sempre e siamo stati accusati di chissà quali loschi interessi, quando, giustamente, abbiamo contribuito a bocciarla in aula. Miccichè – aggiunge il deputato grillino – ha detto chiaramente che se il testo è lì da tre anni è perché fa schifo. Posso solo dire che difficilmente, in tutta la legislatura, sono stato così d’accordo con lui. Questa legge è un obbrobrio, Musumeci ne prenda atto, anziché cercare falsi alibi per la bocciatura nel ricorso al voto segreto. Se la legge è stata affossata, è accaduto perché nella maggioranza in tanti la pensano come noi”.
Concorda pure Giampiero Trizzino, l’anima ambientalista del M5s: “Noi non possiamo che condividere le parole forti di Miccichè, che fanno da eco a ciò che, ormai tre anni, ripetiamo in Aula. Quella di Musumeci è una proposta irricevibile, che non aiuta la crisi e soprattutto non aiuta i Comuni, che si trovano sommersi dai rifiuti e da spese esorbitanti da sostenere per spedirli fuori dai loro territori. D’altronde anche la Corte dei Conti, in passato, ha condannato la divisione provinciale degli ambiti territoriali, fortemente voluta da Musumeci. Per non parlare del fatto che una riforma così gravosa, ad un anno dalle elezioni e con i fondi del PNRR da spendere, è un rischio che la Sicilia non può correre”.