Un bullo che va e l’altro che resta

L'ex assessore all'Economia Gaetano Armao e l'ex presidente Nello Musumeci. Hanno gestito le casse della Regione per 5 anni

Il bullo superiore, quello che albergava nelle supreme stanze del Viminale, è stato fatto fuori. Ora giace sulla strada dell’oblio e dovrà inventarsi una nuova politica e altri stili di vita per riacquistare la visibilità e il potere di cui disponeva fino a pochi giorni fa. A noi, qui in Sicilia, resta il bullo inferiore: quello che piritolleggia tra i corridoi di Palazzo d’Orleans come se fosse il vero Governatore della Sicilia. Nello Musumeci, il presidente eletto, gli lascia campo libero. Anzi, gli è talmente sottomesso che non ha neppure il coraggio di chiedergli notizie sullo scandalo che già scuote l’opinione pubblica nazionale: quello dei novantuno milioni pagati dalla Regione a un avventuriero per un censimento dei beni immobili che nessuno ha visto. Uno sporco affare nel quale il bullo ha avuto comunque un ruolo. Ma in Sicilia, si sa, c’è l’omertà.

Giuseppe Sottile :

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