Scorrono i titoli di coda sulla sessione di Bilancio più lunga (e complessa) di sempre. L’Ars, in attesa del giudizio di parifica della Corte dei Conti, che farà emergere il reale disavanzo finanziario della Regione, e di nuove, eventuali, impugnative da parte del Consiglio dei Ministri, ha approvato il “collegato bis” con 32 voti a favore e zero contrari. Le opposizioni si sono astenute. Al termine della seduta di ieri è arrivato l’ok per cinque emendamenti aggiuntivi che, come gli articoli delle ultime settimane, non prevedono spesa. C’è una norma che permette di superare una delle impugnative di Roma sulle stabilizzazioni negli enti locali: è stato abrogato l’articolo impugnato e sostituito con una disposizione che il Cdm aveva già accolto. C’è il via libera alla norma che autorizza il dipartimento alle Finanze a compensare i debiti e i crediti certi liquidi ed esigibili che la Regione ha con Riscossione Sicilia. Ok a una norma che riguarda la prosecuzione dell’attività dell’ospedale Giglio di Cefalù e a un articolo che proroga i termini per alcuni bandi dell’assessorato alle Infrastrutture. Infine l’Assemblea ha approvato una norma con cui elimina il comitato amministrativo dal fondo per il Commercio. Tanti piccoli provvedimenti senza un filo conduttore, se non quello della “spesa zero”.