Come i magliari o gli azzeccagarbugli, è convinto che basta un giro di parole per modificare la realtà. A proposito della cenere dell’Etna – una catastrofe per i comuni del Catanese – il presidente della Regione, Renato Schifani, aveva invocato lo stato d’emergenza. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, lo aveva corretto. E, con una rapida lezione di diritto amministrativo, gli aveva pure spiegato che, essendo la cenere un fenomeno ordinario proprio perché si ripete da quando esiste il vulcano, non si può parlare di emergenza, semmai di mobilitazione. Ieri Musumeci ha firmato il decreto, seguendo ovviamente la linea della mobilitazione. E Schifani che fa? Per conquistare il solito francobollino sui giornaletti che pendono dalle sue labbra, rilascia a razzo una dichiarazione: “Accolte le nostre richieste”. E’ il trionfo. Del gioco delle tre carte.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Un azzeccagarbugli sulla cenere dell’Etna
cenerenello musumecirenato schifani
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