“L’ultima vergogna del governo Musumeci? I disabili siciliani quest’anno saranno costretti a rimanere a scuola perché è stato sospeso il servizio garantito dall’assistente igienico personale. Se pensavamo di avere toccato il fondo, ieri abbiamo appreso in quinta commissione dell’Ars, che la Regione ha preso a scavare. A migliaia di alunni sarà negato il diritto di andare a scuola, mentre 2.400 famiglie rimarranno senza lavoro. E tutto questo dall’oggi al domani”. Lo denuncia il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars, a conclusione dell’audizione in quinta commissione, a Palazzo dei Normanni, alla presenza dell’assessore Scavone e del garante dei disabili per la Sicilia.
“Abbiamo appreso – dicono i deputati – che aggrappandosi ad un parere del Cga il governo Musumeci ha deciso, di punto in bianco, di scaricare le competenze dell’assistente all’igiene personale al personale Ata, che non è nemmeno formato per queste incombenze. Di fatto si creerà, dall’oggi al domani, un vuoto di cui faranno le spese migliaia di studenti disabili, che non potendo contare su chi li accompagnerà in bagno, saranno costretti a rimanere a casa”.
“Dire che è una vergogna assoluta – dicono i deputati Cinque Stelle è dire pochissimo. Il governo avrebbe dovuto quantomeno pensare ad un passaggio differito nel tempo per non creare inevitabili difficoltà a migliaia di famiglie e consentire al personale Ata di formarsi adeguatamente perché, e ovvio, c’è una grandissima differenza tra assistenza di base e assistenza specialistica”. Il M5S comunque non ci sta e annuncia barricate. “Presenteremo – dicono i deputati Di Paola, Di Caro e Schillaci – una risoluzione in merito in commissione: il servizio va quantomeno prorogato per non abbandonare i disabili e le loro famiglie al proprio destino. Nel frattempo ci adopereremo perché vengano trovate le opportune soluzioni per evitare di interrompere il servizio. Vorremmo pure capire perché il garante ai disabili è attualmente sospeso”.
Già la settimana scorsa, l’assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone, aveva proposto al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, “un accordo di programma volto ad avviare in Sicilia un progetto speciale con l’obiettivo di salvaguardare la qualità dell’assistenza per gli alunni disabili. Si propone che in luogo o a integrazione delle nuove assunzioni di personale Ata – ha scritto Scavone al ministro – si faccia ricorso all’utilizzo delle figure professionali dell’igienico-personale che in Sicilia, da tantissimi anni e fino allo scorso anno scolastico, hanno affiancato e supportato il personale Ata presso le scuole statali di primo e secondo grado. Si sottolinea – ha proseguito l’assessore – come la suddetta ipotesi risolutiva consentirebbe all’istituzione scolastica di disporre immediatamente delle suddette figure professionali senza dover sostenere ulteriori oneri per la formazione”.
Durante un breve intervento in aula, ieri pomeriggio, anche l’assessore Lagalla ha puntato su questa ipotesi. Ma è davvero praticabile?. In Sicilia sono 28 mila quelli che necessitano di assistenza e che già devono far fronte alla carenza degli insegnanti di sostegno (ne mancano circa 800 in tutta l’Isola).