“Deve decidere lei”, dice in coro FdI. Sì, ma quando decide? Perché il tema non è più se Daniela Santanchè debba dimettersi. Ma come debba farlo. Con una complicazione non da poco: lei non vuole farlo. Per il partito di via della Scrofa, quindi per Giorgia Meloni, dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio sul caso Visibilia, il dado è tratto: non vale la pena aspettare che arrivi l’altro rinvio, quello per truffa aggravata all’Inps, sull’utilizzo della cassa Covid. Il 29 gennaio c’è l’udienza in Cassazione che deve decidere se accordare lo spostamento del processo da Milano a Roma. La difesa di Santanchè ci conta, significherebbe chiedere che il processo inizi quasi da capo – sicuramente la fase delle indagini – guadagnando almeno 8 mesi di tempo.
Ma in FdI non vorrebbero accordarglielo. Di fatto il solo ministro Guido Crosetto, legato da un’amicizia datata a Santanchè si è speso per lei, invocando la regola della innocenza fino al terzo grado di giudizio. Dagli altri, compresa la macchina della comunicazione di Camera e Senato, neppure una pacca sulla spalla. Neppure Ignazio La Russa prende posizione pubblicamente. Anzi, smentisce di aver parlato del caso con la premier ieri, nell’incontro a quattr’occhi. Ma è una smentita di prammatica. Ne hanno parlato, e nel corso della conversazione è stato posto il punto che spiega perché tutto monta per le dimissioni, ma lei, la ministra, non ci pensa proprio.
Anzi, a giudicare dalla mezza giornata appena trascorsa, Santanchè rare volte è stata così “protagonista” come recita un comunicato del suo dicastero. Arrivata a Roma a metà mattina, si è tuffata nelle attività ministeriali. “Non ho annunci da fare. Vado in ufficio a lavorare”, ha detto ai giornalisti appena sbarcata alla stazione Termini da Milano. Quindi, la ministra ha commentato i dati Istat sul settore, relativi a novembre 2024. “Un + 11,6% che si concretizza in 17,5 milioni di presenze, il che consolida il ruolo del settore turistico come il più dinamico tra i servizi e come un fattore cruciale per l’aumento del reddito della Nazione”, dice. Quindi incontra al ministero i vertici di Oracle corporation (“dialogo sul futuro”) e concede un’intervista a Usa Today. Ecco il comunicato del dicastero: “Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha incontrato il team di Oracle Corporation con l’obiettivo di rafforzare il dialogo e la strategia in tema di innovazione nel settore turistico italiano. A seguire il ministro protagonista di un’intervista con USA Today per uno speciale sull’Italia, con focus sui risultati, le potenzialità e il futuro del nostro turismo”. Insomma, a palazzo Chigi si ragiona sul dopo Santanchè, ma lei sembra non avvedersene, come dimostra una volta di più il fatto che abbia confermato la missione in Arabia Saudita dal 27 al 30. La stessa che Meloni ha ricalibrato, fissandola al 25, secondo i maliziosi proprio per evitare la photo opportunity con la sua discussa ministra. Continua su Huffington Post