Tutti uniti per la vita e per la scuola

La grande risposta dell’Italia al Coronavirus, oltre all’immensa bravura dei medici in trincea e dei cittadini perbene e ligi alle regole, sta nelle iniziative di solidarietà che sin dal primo istante si sono moltiplicate. E che mettono in rilievo la forza di un popolo che, nell’emergenza, combatte insieme. L’associazione Tutti uniti per la vita, diretta dal prof. Mauro Minelli, con Calogero Di Carlo vice-presidente, nasce con la pandemia: “Inizialmente ci ha guidato un intento sanitario – ci spiega Minelli –. Quando si è posto il problema di neutralizzare la diffusione del virus e di individuare i portatori asintomatici, abbiamo pensato a una raccolta fondi per l’acquisto dei test sierologici a lettura rapida, che abbiamo donato a Comuni, residenze socio-assistenziali per anziani, enti pubblici. I quali, a loro volta, li hanno somministrati alle persone ritenute a rischio”. Il riscontro è stato positivo. Tanto che alla vigilia della fase-2 lo screening epidemiologico della popolazione è uno dei fattori di valutazione della curva, e uno dei modi per tenerla a bada.

Per l’associazione di Minelli, invece, si profila all’orizzonte una nuova scommessa. Domani, in conferenza stampa (ovviamente in streaming), verrà presentato il progetto “Scuola Edu 4.0”, propedeutico ad agevolare il flusso della didattica a distanza anche per gli studenti meno abbienti e garantire loro un sostegno psicologico durante l’isolamento forzato. Il progetto è rivolto alle scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado. “Gli istituti scolastici, grazie ai provvedimenti del governo nazionale, stanno ricevendo in queste ore i fondi per l’acquisto di strumenti come tablet e pc. Ma non è abbastanza – secondo Minelli -. Soprattutto negli istituti professionali, rileviamo una grossa dispersione: in una classe di 25 persone, solo in 10-15 riescono a seguire le lezioni. Lo smart working, che costringe i genitori a lavorare da casa, priva i ragazzi degli strumenti necessari. Alcuni non riescono a connettersi dal proprio cellulare perché non hanno i soldi per acquistare i giga per connettersi ad internet. In seguito a questa riflessione abbiamo deciso di avviare un altro progetto a tempo per l’acquisto delle dotazioni strumentali mancanti: notebook, tablet, chiavette, stampanti”. Verranno fornite ai presidi, che provvederanno alla distribuzione.

La missione dell’associazione Tutti uniti per la vita è anche di carattere informativo. Gli studi elaborati dal team di Minelli sull’emergenza Covid, mirano a rispondere ai dubbi più diffusi e fornire ai cittadini argomenti provati scientificamente: “Ci sono alcune aberrazioni su cui ci siamo soffermati e che vale la pena approfondire. Col nostro lavoro vorremmo fornire una lettura – mi consenta l’espressione – meno spaventevole nella gestione di questa Fase due. Nessuno di noi vuole essere superficiale, ma avendo gli strumenti utili potremo rendere più razionale la fase del rientro”.

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