Un palo di Floriano e poco altro. Il Palermo torna a mani vuote dallo stadio “Zaccheria”, dove il Foggia batte per 2-0 i rosanero, conquistando tre punti d’oro e il quarto posto in classifica. Clamoroso passo indietro per la squadra di Boscaglia, nettamente involuta sul piano del gioco rispetto alle ultime prestazioni (compreso il 3-3 casalingo con la Viterbese di mercoledì). Torna così il Palermicchio di inizio stagione, che aveva fatto temere per il progetto di Mirri: cioè riportare la società in Serie B entro due anni. Di questo passo non basteranno.
Che sia una giornata complicata lo testimoniano i primi minuti di partita. Al 17’ D’Andrea si inserisce fra due difensori ospiti e incrocia alle spalle di Pelagotti per l’1-0. La sfiga si accanisce sulla formazione rosanero, che qualche minuto dopo colpisce un palo clamoroso con Floriano: sulla respinta si avventa Saraniti che non riesce a ribadire in porta. In campo emerge una certa differenza fra le due squadre. I pugliesi hanno più fame e raddoppiano con Rocca. Stavolta Pelagotti è imperfetto. Ma è tutto il reparto difensivo a fare acqua. Le annotazioni peggiori sul taccuino di Boscaglia arrivano però nella ripresa, quando il Palermo – rivoluzionato negli uomini e nella disposizione – dà vita a 45 minuti soporiferi, senza riuscire ad allestire una degna reazione o un tiro in porta. La stagione è lunga, ma giocando come a Foggia le soddisfazioni non saranno molte.