Tra le sanzioni ipotizzate da Milena Gabanelli nei confronti di “tutti gli uomini di Putin”, una in particolare ha colpito Antonio Padellaro, editorialista del Fatto Quotidiano. Ossia “revocare le 30 onorificenze al merito della Repubblica conferite dal 2014 in poi, anno dell’invasione della Crimea, ai maggiorenti del regime russo: le ultime a dicembre 2021, a un passo dalla guerra”. Così, “a proposito di commende, cavalierati e profluvi di gran croci distribuiti sul Cremlino e dintorni dal Quirinale sotto le presidenze Napolitano e Mattarella – spiega Padellaro nel suo fondo – forse prima di revocarle sarebbe il caso di farsi spiegare perché sono state conferite, e con tale entusiasmo. Visto e considerato che ben prima dell’attuale tempesta di bombe scatenata sui civili ucraini, Vlad the Mad e i suoi scagnozzi di crimini contro l’umanità avevano riempito pile di corposi dossier. E che nelle Olimpiadi del terrore se la giocavano con le peggio dittature psicopatiche dell’universo mondo”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
“Troppe medaglie dietro quelle bombe”
antonio padellaroil fatto quotidianomarco travagliosergio mattarella
-
Articoli Correlati
-
“Schifani imputato. Può fare la stessa fine”
Il riferimento al caso Montante. E la difesa di Forza Italia: "Il paragone non c'entra…
-
Cracolici rievoca l’incubo di Totò Cuffaro
Il deputato del Pd: "La Sicilia non può avere un presidente che vive nel limbo…
-
“M5s isolato. Ne pagherà le conseguenze”
Critiche anche per Mattarella: “Non avrei portato gli italiani a votare così presto”