“Se le cronache giudiziarie ci hanno insegnato qualcosa è di certo che la Regione deve mettere paletti ben definiti per stabilire cosa si può e cosa non si può autorizzare. Lasciare tutto in una condizione nebulosa, di certo non ci aiuta”. Lo scrive in una nota Giampiero Trizzino, deputato regionale del M5s e facilitatore nazionale per l’Ambiente. Il portavoce grillino è intervenuto con una nota per contestare la bozza del piano regionale dei rifiuti. “Sugli impianti non viene sciolta la riserva sulla possibilità di costruire o meno un inceneritore. Si parla molto genericamente di redigere un ulteriore documento, dove ‘forse’ se ne potrà prevedere uno o più di uno. Una approssimazione di questo livello non è ammissibile in un atto così importante come quello che stabilisce la strategia regionale dei rifiuti. E’ inaccettabile”. “Continuando la rapida rassegna dei punti dolenti della nuova riscrittura, non si può non constatare come non siano state neppure aggiornate le date. Il piano continua a fare riferimento, come anno di partenza, al 2019. Considerato che lo scenario temporale cui fa riferimento è un triennio, a partire proprio dal 2019, e che lo stesso piano forse vedrà la luce non prima di tre mesi, cioè al 2021, significa che al momento in cui verrà approvato sarà già scaduto! Sembra una barzelletta. Ovviamente l’elenco non si esaurisce qui. Nella speranza che il testo finito tra le nostre mani non sia quello ufficiale, il M5S resta a disposizione per costruire una strategia sui rifiuti che sia davvero legata all’Economia circolare” – conclude Trizzino.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Trizzino (M5s): “Frutto di approssimazione”
alberto pierobongiampiero trizzinopiano dei rifiuti
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