Trapani, il tumore non aspetta

Maria Cristina Gallo, 56 anni, insegnante di Mazara del Vallo, ha atteso otto mesi per ricevere l’esame istologico da parte dell’Asp di Trapani. Dopo un’isterectomia a dicembre 2023 per un fibroma all’utero, ha ripetutamente chiesto l’esito dell’analisi, ma le è stato detto di attendere. Nell’agosto 2024, a seguito di forti dolori addominali, una TAC ha rivelato metastasi diffuse. Solo dopo l’intervento legale, il referto è stato finalmente consegnato: un raro tumore al quarto stadio.

Ora la signora Gallo si sottopone a chemioterapia all’Istituto Nazionale Tumori di Milano, affrontando viaggi settimanali. La sua vicenda è arrivata in Parlamento con un’interrogazione di Giorgio Mulè (FI), e il Ministero della Salute ha chiesto chiarimenti all’Asp di Trapani, che ha promesso di smaltire tutti i referti arretrati entro marzo 2025. Determinata a combattere non solo per la propria salute ma per migliorare il sistema sanitario, Maria Cristina Gallo ha presentato denuncia alla Procura di Marsala. «Non voglio vendetta, ma un futuro migliore per tutti», afferma.

Sulla vicenda è intervenuto anche Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati: “E’ uno di quei casi in cui i ‘se’ diventano un tarlo: che cosa sarebbe successo se l’esame fosse stato più rapido? La risposta è che, di certo, non c’è cura peggiore di nessuna cura. E che le liste d’attesa sono uno spartiacque drammatico: da una parte ci sono gli esami e la vita, dall’altra il rischio di uno scivolamento verso l’esito più infausto. Il ministero della Salute ha richiamato la Asp di Trapani, che si impegna a smaltire tutti gli esami accumulati nel 2024 entro marzo. Ma ammesso ce la faccia, il problema va oltre Trapani. Quella delle liste d’attesa è un’emergenza nazionale. Sul caso dell’Asp di Trapani, presenterò un’interrogazione. Su tutto questo il governo dovrà dare risposte chiare”, conclude.

Ispezione della Regione a Trapani

L’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni ha disposto un’indagine sui tempi di consegna dei referti degli esami istologici all’Asp di Trapani. «C’è la massima attenzione del presidente della Regione – dice l’assessore alla Salute Daniela Faraoni – su una situazione che ci addolora per i disagi causati a pazienti che già vivono, per il loro stato di salute, in condizioni di grande fragilità. Abbiamo il dovere di intervenire con fermezza per garantire ai cittadini risposte chiare e tempestive. L’indagine condotta dagli ispettori dell’assessorato dovrà consentire di valutare le cause delle criticità e, soprattutto, individuare l’organizzazione più funzionale ad esitare gli esami con la massima celerità. I risultati dell’ispezione saranno resi pubblici».

Gli ispettori avranno il compito di verificare i fatti e fornire un quadro dettagliato ed esaustivo dell’organizzazione. «In questo momento – sottolinea l’assessore – il Servizio sanitario regionale è impegnato in processi di revisione dell’organizzazione molto complessi, che si devono svolgere senza mai perdere di vista la necessità di continuare a garantire i propri cittadini nel bisogno di cure. Tutti gli enti e le aziende del Ssr affrontano quotidianamente una mole di lavoro di cui si fa fatica a comprendere le dimensioni e questi fatti, purtroppo, contribuiscono a gettare discredito su tutto il sistema».

«Non possiamo consentire che le dimissioni o il pensionamento di un direttore di struttura complessa vanifichino gli sforzi compiuti. Le Direzioni generali sanitarie e amministrative – conclude Faraoni – devono provvedere ad adottare tutte le azioni necessarie nei tempi opportuni per evitare che si generino situazioni come queste. Situazioni che inducono il cittadino alla perdita di fiducia e a rivolgersi alla sanità di altre regioni. L’assessorato monitorerà gli assetti organizzativi su tutto il territorio della Regione con misure più stringenti».

Paolo Cesareo :

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