La procura di Trapani ha notificato l’avviso di conclusione indagini per 14 persone, indagate a vario titolo per estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, evasione fiscale, mancato versamento dei contributi. Il business è quello relativo al traffico dei migranti. Nei guai anche Norino Fratello, ex parlamentare regionale dell’UDC, che è accusato di aver violato le prescrizioni previste per i condannati per mafia, controllando in maniera occulta quattro coop che gestivano dei centri d’accoglienza ad Alcamo e Castellammare del Golfo, con picchi di 250 migranti, e due società di gestione di centri sportivi (Wellness Sport Center e Sport-E) oltre che una multiproprietà a Favignana. Il 57enne ebbe a che fare con la giustizia nel 2006, quando patteggiò una condanna per mafia. Venne arrestato nuovamente nel 2018 nel blitz ‘Brother’, per essere tornato a gestire vecchie e nuove cooperative che gestivano alcuni centri per migranti. Poche settimane dopo era tornato in libertà su disposizione del Riesame.
Enrico Ciuni
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Migranti: il business dell’ex deputato
norino fratello
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