Ho 63 anni e sono stato vaccinato con Astrazeneca circa un mese fa. Sto benissimo.
Ho colto l’attimo, o meglio l’ha colto il mio medico di famiglia che a me a ad miei coetanei del quartiere ha offerto la vaccinazione Astrazeneca.
Perché prima l’Astrazeneca in Italia si poteva somministrare fino a 55 anni.
Poi fino a 65.
Poi oltre 65.
Poi (due giorni dopo che mi sono vaccinato) è stato sospeso su tutto il territorio nazionale prudenzialmente.
Poi è l’Ema ha assicurato e qualche giorno dopo sono ricominciate le vaccinazioni.
Ora se ne consiglia la somministrazione agli over 65 (cioè a quelli a cui all’inizio non si doveva dare)
Io, essendo under 65, oggi non potrei esser vaccinato con Astrazeneca. Ho colto l’attimo.
Spero di ri-cogliere a fine maggio anche l’attimo per la seconda dose.
Potrei andare all’estero semmai. Ma dovrei scegliere bene.
In Germania l’Astrazeneca si somministra agli over 60.
In Svezia agli over 65.
In Francia e Canada agli over 55.
In Norvegia e Danimarca non è mai ripresa la somministrazione dopo la sospensione.
In Olanda è stato ri-sospeso.
In Svizzera non è stato mai autorizzato.
C’è un tantino di confusione.
E non capisco perché nei mille e mille discorsi, talk, edizioni speciali, puntate monografiche sul Covid non si parli mai del costo delle dosi.
Secondo il famoso screenshot dell’eurodeputata belga Eva De Bleeker che a gennaio si fece sfuggire delle cifre, l’Astrazeneca costerebbe 1,78 euro a dose, il Pfizer 12 euro, il Moderna 15. Un’altra stima ha ipotizzato per AstraZeneca un prezzo di 3,20 euro seguita da Sputnik (4,10), Johnson & Johnson (8,10), Pfizer-Biontech (circa 15,5) e Moderna (20-30).
E, insomma, io non voglio pensare male.
Ma, cribbio, che tutti sti problemi ci siano per il vaccino più economico e invece degli effetti collaterali di quelli che costano il doppio, il triplo o 10 volte non si parli mai, è una cosa che mi lascia perplesso. Assai.