Vedono la polvere che si accumula nel salotto ma non vanno nei sottoscala a verificare se, oltre alla polvere, c’è pure del fango e se, oltre al fango, ci sono pure i vermi. Le anime belle del moralismo sono fatte così. A loro piace impiccare all’albero della gogna il cane già bastonato. Come Totò Cuffaro: processato, condannato e incarcerato per favoreggiamento alla mafia. L’ex presidente della Regione ha sbagliato, eccome. Ma ha pagato. Poi, quando il Tribunale lo ha riabilitato è tornato a fare politica, cioè la cosa più pubblica che c’è. Poteva imboscarsi tra i pagnottisti di Palazzo d’Orleans, magari con una consulenza di sessantamila euro l’anno; poteva rifugiarsi in un sottoscala, appunto, e traccheggiare con gli affari. Le anime belle non lo avrebbero mai disturbato. Invece è tornato allo scoperto. Allora, apriti cielo. A quercia caduta accetta accetta.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Totò, le anime belle e il cane già bastonato
Totò Cuffaro
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