Che le strade siciliane siano un colabrodo non è certo una scoperta ascrivibile al ministro Toninelli. Che ieri, però, ha passato il suo tempo in giro per cantieri (è stato sul viadotto Himera, crollato e mai riaperto) e si è reso conto del degrado con i propri occhi. Aveva a fianco Giancarlo Cancelleri, leader del Movimento in Sicilia e vice-presidente all’Assemblea Regionale, che ha tentato di scuoterlo. Tutti i ragionamenti partono da un presupposto: le sei province siciliane e le tre città metropolitane avrebbero a disposizione 200 milioni di euro da spendere nel rifacimento delle strade secondarie (interventi previsti dal Patto per il Sud e dall’accordo di programma). Ma non ci riescono. E parte poche eccezioni, vedi Agrigento, quei soldi rimangono lì, accantonati. Ci sono 170 milioni pressoché fermi e inutilizzati.
Il problema che è che gli uffici provinciali, o ciò che ne è rimasto, non hanno personale sufficiente (e competente) per redigere i progetti. Così, come accade nel Palermitano, anche le donazioni dei comuni si perdono. Di fronte a questo scenario torbido, il governo nazionale si è detto pronto a commissariare la Regione. Cancelleri ha illustrato il piano a Toninelli: “Bisogna chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza per l’eccezionale stato di degrado delle strade provinciali e nominare un commissario straordinario che, in virtù dei suoi poteri speciali, possa bruciare le tappe e far avviare prestissimo le opere che ormai non sono più rinviabili”. Il M5S presenterà una mozione per impegnare il governo Musumeci nel primo step. Ossia la richiesta dello stato d’emergenza. Poi toccherebbe al governo nazionale la nomina del commissario. Alcune strade provinciali, inoltre, potrebbero passare sotto il controllo di Anas: “Lo stato di guerra, non emergenziale, in cui versano migliaia di strade provinciali siciliane – ha spiegato Toninelli – ci obbliga a fare un passo avanti. Lo faremo attraverso l’Anas e attraverso la nomina di un commissario straordinario che gestirà in emergenza una situazione che evidentemente è emergenziale. Vogliamo dare a tutti i siciliani la possibilità di spostarsi sulle strade con quella normalità che oggi non hanno”.