Tonfo del centrodestra all’Ars

Sala d'Ercole, sede del parlamento siciliano. Anche ieri è rimasta vuota. La politica è in campagna elettorale

Il piano della maggioranza di fare mancare il numero legale è fallito. E così, alla fine, la manovrina passa in Aula grazie ai voti di Pd, M5s e Sud chiama Nord che con alcuni emendamenti, approvati col voto contrario di maggioranza e governo, avevano smontato il testo che ha ottenuto 23 voti favorevoli (un astenuto) su 33 parlamentari presenti. A favore hanno votato anche alcuni deputati del centrodestra. Nove i presenti che non hanno votato, ma la cui permanenza in Aula è stata fondamentale per mantenere il numero legale.

Prima del voto finale un emendamento del Pd appoggiato da M5s e ScN, in particolare, ha raddoppiato i fondi per gli allevatori, dai 5 del testo base a 10 milioni. Fallito il tentativo di Aricò di riesumare la norma per la ricapitalizzazione dell’Ast che era stata stralciata ieri dal testo dalla conferenza dei capigruppo e che il governo ha cercato di riproporre dopo che in Parlamento nel pomeriggio è arrivata la notizia che i sindacati hanno organizzato un presidio permanente dei lavoratori.

La variazione di bilancio vale complessivamente una ventina di milioni: 400 mila euro, come scrive Repubblica, sono stati inseriti in favore delle imprese di allevamento operanti in Sicilia e che praticano la transumanza intra-regionale dei bovini, mentre per il 2024 è previsto l’esonero dal pagamento dei canoni per il pascolo nel demanio forestale. Alla Protezione civile vengono assegnati 7 milioni per gli interventi di contrasto alla crisi idrica.

“Una maggioranza che pensa solo alla campagna elettorale attraverso slogan e poi quando bisogna intervenire sul comparto agricolo si tira indietro. Il lavoro di oggi dimostra che le opposizioni hanno a cuore con grande senso di responsabilità il bene della Sicilia”. Lo dicono Ismaele La Vardera, Michele Catanzaro e Roberta Schillaci. “In aula – aggiungono – grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e Movimento Cinque Stelle al comparto zootecnico vanno 5 milioni in più per acquisto dei foraggi, che dunque raddopiano la somma a disposizione dato che il governo aveva stanziato solo 5 milioni. Sappiamo bene che si tratta di una somma insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole”.

Paolo Cesareo :

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