Entra al Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo con tranquillità, sorridendo e con la dolcezza di un giovane quindicenne. Lui è Tommaso Bruno Lannino, figlio d’arte selezionato per esibirsi in un concerto tutto suo nell’ambito di Piano City 2022, in collaborazione con la Fondazione The Brass Group. E’ domenica 9 ottobre, ore 12.45, in leggero ritardo dall’orario previsto dell’esibizione per il flusso di pubblico che vuole partecipare al concerto di Piano City, ma di posto in realtà non ce n’è più e la security è costretta a non fare entrare il pubblico.
Sul palco Tommaso, classe maggio 2007, pianista ovviamente, ma che si diletta anche con il contrabasso e la chitarra, allievo al terzo anno del Liceo Musicale Regina Margherita ed al quinto di pre-accademico al Conservatorio cittadino.
Tommaso Bruno Lannino non esita a presentare alla gremita ed attenta platea il suo obiettivo: fare conoscere la musica “antica” trasformandola in musica “nuova” per i suoi coetanei.
E si badi bene che non c’è alcun tentativo di modificare o dissacrare Mozart, Chopin e Rachmaninov, perché verranno eseguiti come da partitura. L’idea di questo giovane musicista è molto semplice in fin dei conti: il concetto che la musica colta sia per “vecchi” non è assoluto. La Generazione X deve trovare in essa la bellezza che spesso viene trascurata per ascolti più immediati.
Tommaso inizia in un’atmosfera quasi irreale, i gabbiani lacerano il silenzio assoluto qualche istante prima che le note di Mozart si irradiano naturalmente senza artifici microfonici per tutta la navata dello Spasimo. Non vola una mosca, anche i più piccoli sono rapiti dalla fluidità dello scorrere di note dal suono giusto, corretto, rispettose della scrittura e con i precisi respiri, dinamica e tocco rapiscono coloro i quali si sono messi in fila un’ora prima pur di assistere. Pregio di una manifestazione, Piano City, che da anni ha rivoluzionato la fruizione della musica colta, portandola anche in luoghi non convenzionali.
Lo Spasimo d’altronde è sempre il luogo mistico per eccellenza, raccoglie memorie di note ed esecuzioni di livello assoluto che negli anni successivi alla riapertura hanno invaso questo luogo precedentemente colmo di dolore. Basti pensare ai tanti concerti organizzati dal Brass Group, partner di questa edizione di Piano City.
Scorre come d’incanto un’ora, e Tommaso esegue in chiusura due sue composizioni, che indicano soprattutto ai suoi coetanei perché vale la pena conoscere ed approfondire lo studio della classica, poi tripudio finale e tutti in piedi, lacrime sparse di gioia ed emozione, e richiesta di bis, che viene soddisfatta. Finisce il concerto, è iniziata una bella storia.