La vera fase due è quella di Silvio Berlusconi, come il Gigante-pensaci-tu torna e risolve. Declina la propaganda e riappare, forse, la politica, e allora lui che della reclame ne è stato il re, avendo conosciuto la politica, cala la carta dello “statista”. O almeno crede di esserlo. Toglie il duo Salvini&Meloni dal piedistallo del centrodestra, è vero, ma soprattutto sorride a Giuseppe Conte, lo avvolge nella cortesia istituzionale e con la grammatica della correttezza costituzionale siede al tavolo della sostanza di governo, proprio quell’esecutivo fortemente voluto e sostenuto dai suoi nemici di sempre: Piercamillo Davigo, Marco Travaglio e Beppe Grillo, la trimurti in lotta eterna contro lo “psiconano” di Arcore. Berlusconi comunque offre questa illusione. Chi parla con il tycoon lo sa: “Il presidente non sosterrà mai un governo Conte, semmai un esecutivo Draghi”. L’articolo completo sull’Huffignton Post