Tra i tanti settori più colpiti dal Covid-19 vi sono i cinema e i teatri che sono stati al centro, stamani a Palazzo Reale, di un incontro con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. La delegazione siciliana dell’Anec, associazione nazionale esercenti cinema, era guidata dal presidente provinciale Andrea Peria, assieme al presidente regionale Paolo Signorelli e ad una folta rappresentanza di responsabili dell’associazione ed esercenti.

“Ho incontrato – dice Micciché – una rappresentanza degli esercenti delle sale cinematografiche della Sicilia, che ancora non hanno ripreso l’attività a causa di alcune norme anti Covid, che dovrebbero essere riviste, oltre che per le grandi difficoltà economiche che la chiusura degli ultimi mesi ha provocato. Verificheremo quali strumenti possono essere messi in campo, affinché anche questo importantissimo settore possa riprendere l’attività”.

“Al presidente Miccichè – ha spiegato Andrea Peria – abbiamo chiesto tre cose: lo sblocco del bando previsto dall’assessorato regionale al Turismo che prevede l’indennizzo alle sale cinematografiche per il mancato sbigliettamento nel 2019; di aiutarci per potere utilizzare il “Tax Credit”, una somma annuale che i gestori dei cinema vantano dal Mibac, quindi dallo Stato, scontandolo attraverso istituti di credito. Risorse per noi utilissime per potere ripartire e riaprire le sale; necessaria, infine, la modifica di alcuni punti della circolare della Protezione civile regionale che contiene misure troppo restrittive anti Covid, come l’uso delle mascherine nelle arene o l’autocertificazione al botteghino per i congiunti o conviventi. Siamo chiusi dall’8 marzo e, continuando così, c’è il rischio di non potere riaprire a settembre”.