Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, commenta gli ultimi accadimenti che riguardano Leoluca Orlando, ma che si riflettono su Palermo, la città che l’ha adottata da giovane. “Ci vivo dal 1998 – spiega su Instagram – dai tempi universitari, e da allora l’ho amata e scelta come mia seconda città, decidendo di viverla in pieno centro storico, laddove le sue bellezze e le sue storture ti si scagliano addosso senza filtri. Il dominio dell’arte nel suo massimo splendore e dell’inefficienza su tutti i livelli. Alle amministrative 2017 – ricorda l’eurodeputata – le “alchimie” delle forze di destra, con l’illusione di fare bottino di consenso candidando un uomo di sinistra, Ferrandelli, e la spaccatura con le altre forze, le nostre, hanno consentito al Prof Orlando di dominare. Ed era scontato”.
“Da mera cittadina palermitana, scevra da ideologie, ho sperato – continua Tardino – che Orlando facesse il sindaco, peraltro spiattellava ovunque che sapeva farlo. È stato un disastro conclamato. Le indagini di oggi, ahimè, sembrano confermarlo, per quanto non serviva la procura a dirlo. Lo stato della città parla da solo. Occorre rimboccarsi le maniche senza pensare che, chiunque arrivi oggi, a destra, in antitesi alla sinistra di Orlando, faccia il sindaco di Palermo. I candidati contano, eccome. E queste ultime amministrative, come le precedenti, ce lo hanno mostrato abbastanza. Noi dobbiamo dare delle risposte credibili ai cittadini ed esserci con serietà e competenza, questo fa la differenza”.