“Bruxelles attende ancora le riprogrammazioni dei fondi europei della Regione Siciliana. A causa della ormai proverbiale lentezza e inefficienza del governo targato Musumeci, la Commissione Europea potrebbe nel frattempo definanziare 90 milioni di euro per la realizzazione di un’importantissima opera infrastrutturale di Palermo come la Tratta B del passante ferroviario Notarbartolo. Nei prossimi giorni la Regione dovrà presentare delle controdeduzioni per correggere i problemi sollevati da Bruxelles ed evitare questa batosta. In ogni caso oltre all’incapacità ormai conosciuta dai siciliani del governo regionale, si aggiunge lo stato confusionale dei suoi assessori. Inoltre a quasi tre mesi dal varo della Finanziaria di Musumeci, ad oggi non un solo euro è arrivato nelle tasche dei siciliani”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, componente della Commissione Bilancio all’Ars a proposito delle dichiarazioni rese alla stampa dagli assessori Falcone e Turano su infrastrutture e programmazione.
“Leggiamo sulla stampa – spiega Sunseri – dichiarazioni dell’assessore Falcone in cui, probabilmente in preda alla classica insolazione estiva, attribuisce ad Anas, Stato e Commissione Europea responsabilità su un fantomatico definanziamento di 420 milioni di euro per la realizzazione della strada Agrigento-Caltanissetta. Ebbene, l’assessore sbaglia in maniera imbarazzante dato che nessuno ha chiesto un centesimo indietro anzi la Commissione ha anche basato sulla programmazione 2014/2020 il grande progetto che era stato parzialmente certificato nella programmazione precedente. Forse Falcone parla di un’altra strada, la Siracusa-Gela per la quale il progetto non è stato completato né è operativo, ma le cifre sono ben diverse. C’è poi la questione relativa alla riprogrammazione post-covid-19 più volte sollecitata da Bruxelles e per la quale la Regione continua ad annaspare. La Commissione attende infatti da marzo/aprile (cioè da quando sono stati approvati i regolamenti UE n. 460/2020 e n. 558/2020) una proposta di riprogrammazione post-covid-19. Inoltre del miliardo e 400 milioni di euro dei fondi POC, il programma operativo complementare, ancora nemmeno l’ombra e non per colpa di Bruxelles. Di questo che ne pensa l’Assessore Armao? Sarebbe bastato seguire l’esempio di Puglia, Campania e altre Regioni che hanno già pubblicato bandi immediatamente operativi che stanno consentendo ristori alle imprese, al turismo, all’artigianato e il potenziamento del sistema scolastico. In Sicilia invece nulla di tutto questo e anzi i siciliani assistono sempre più nauseati al continuo insopportabile scarico di responsabilità verso Stato Centrale e Commissione Europea, quando se i soldi non arrivano è colpa esclusivamente della Regione Siciliana” – conclude Sunseri.