Renato Schifani ha scoperto il tempo, quello scandito dall’orologio. Non gli daranno il premio Nobel ma in una Regione disordinata come la nostra è già un successo. Quando Palazzo d’Orleans doveva nominare i diciotto manager della sanità il tempo non esisteva, era un’utopia: passavano i mesi e il decreto non veniva mai fuori; aziende sanitarie e ospedali erano alla canna del gas ma Schifani lasciava che gli insaziabili partiti si dilungassero comodamente in lunghe ed estenuanti trattative. Ora la musica è cambiata. Il presidente non solo striglia, ma lancia addirittura degli ultimatum. La nomina dei direttori sanitari e amministrativi dev’essere fatta entro il 2 settembre, altrimenti… La prima pagella sarà stilata fra tre mesi. E tra un anno i manager che non avranno ridotto le liste d’attesa decadranno automaticamente. E’ bello essere rigorosi. Con gli altri.