Fuori dal magico trio è rimasto Rino Foschi. L’ultimo esponente del Palermo di Zamparini, è stato messo alla porta – in modo gentile, ma pubblicamente – da alcuni post apparsi sul profilo Instagram del nuovo presidente Clive Richardson, che va a cena con gli altri due compari, il consigliere Holdsworth e il nuovo “scout” Jake Lee, e ne elogia il lavoro, lasciando fuori l’uomo-mercato del club rosanero. Come se non facesse più parte della società. Foschi, che è un tipo sanguigno come Zamparini, non se l’è tenuta: “Questi si divertono a far scoppiar la testa a chi veramente lavora per il Palermo – ha detto il direttore dell’area tecnica – Non hanno né firma né potere, non sono nessuno” ha aggiunto il ds. Che poi ha rincarato la dose, meritandosi (forse) un richiamo per insubordinazione: “Il presidente credo sia un uomo mascherato e non so chi lo abbia mandato giù a Palermo. Non so cosa dire. Sono azioni che fanno male alla società e al sottoscritto. Sono molto meravigliato della figura di questo nuovo presidente e di questo nuovo staff. Non so perché vogliono operare in un modo sbagliato. Non mi dimetto ma dovete aiutarmi. Se fosse una cosa seria non accadrebbero queste cose qui. O sbaglio?”.
Solo pochi giorni fa Foschi era stato confermato pubblicamente da Emanuele Facile, l’a.d. del Palermo, l’altro italiano della società: “L’U.S. Città di Palermo comunica che nessun avvicendamento è stato effettuato in merito alla carica di Direttore dell’Area Tecnica del Club che rimane affidata al signor Rino Foschi, al quale si conferma la fiducia. Contestualmente, si precisa che il signor Dean Holdsworth opera come consulente della Global Futures Sports Ltd nello staff del signor Clive Richardson”. Questo affermava il comunicato. Una chiarezza apparente. Fino alle foto sui social.