“Mi avrebbe fatto piacere che prima di scrivere l’articolo relativo alla tassa sullo zucchero, coinvolgendo la mia azienda, sarebbe stato opportuno raccogliere un minimo di informazioni, sullo stato della nostra azienda, evitando di farci vedere come azienda al collasso a rischio chiusura per l’eventuale tassa”. Comincia così la richiesta di rettifica pervenuta a Buttanissima, da parte di Carmelo Polara, amministratore di Bibite Polara, in riferimento a un articolo del 31 dicembre, dal titolo “Quanto costa alla Sicilia la sugar tax”. All’interno del pezzo, riportando un virgolettato dell’onorevole Nino Minardo (Lega), si faceva riferimento “a tanti piccoli marchi sul territorio, Bibite Polara ad esempio”, che “non riusciranno a sopravvivere” per l’applicazione delle nuove tasse introdotte dal governo di Roma (sugar tax e plastica tax) con l’ultima Legge Finanziaria.
In merito a questa affermazione del deputato leghista, riportata dal nostro giornale, il signor Polara intende ribadire, “giusto per essere chiari”, che “la nostra azienda ad oggi fattura otto milioni di euro, occupa 25 dipendenti e gode di buona salute (economica) e fa investimenti in impianti e su nuove linee di prodotto. Tra l’altro per tipologia di prodotti su cui sviluppiamo la gran parte del nostro business la tassa sullo zucchero per noi è sostenibile. Le chiedo alla luce di ciò una rettifica sul suo articolo. E per il futuro le chiedo prima di coinvolgerci in qualsiasi altro scritto di interpellarci, sarò ben lieto di darle tutte le informazioni del caso”.