Nuovo record per Prima dell’Alba: la trasmissione di Salvo Sottile, andata in onda ieri in seconda serata su Rai 3, ha totalizzato la media di 1.040.000 spettatori col 7,9% di share (punte al 9,3%). Il pubblico ha apprezzato. Se la racconta Salvo Sottile, la notte diventa un territorio intrigante, aperto a scoperte e sconvolgimenti. La fotografia di una “vita parallela” che conosciamo meno, che talvolta immaginiamo e basta. Il format di “Prima dell’Alba”, giunto alla sua terza edizione, ce la restituisce in tutta la sua attualità. Ieri è andata in onda la prima di cinque puntate con un leggero cambio di prospettiva che riguarda la conduzione: “L’unica novità – accenna Salvo Sottile a Buttanissima – è il fatto che in questa edizione avrò un ruolo più immersivo. Cioè proverò i vari mestieri che racconto. Stasera sono a Livorno, dove prendono forma i giga yacht, le navi commissionate dagli emiri. Sarò a bordo con gli operai e lavorerò insieme a loro: mi occupo di costruire, di verniciare. La terza edizione del mio programma racconta la notte in modo sorprendente: mestieri, trasgressioni, impegno sociale. Ma ci sarà anche una parte più immersiva”.

Salvo e la produzione non hanno dovuto cambiare moltissimo. La macchina è originale e rodata, e negli ultimi anni ha rappresentato un’autentica innovazione per il giornalismo on the road. Sottile batte sul tasto della curiosità: “C’è sempre grande curiosità perché la notte è una vena naturale, una prateria piena di storie che ti sorprendono, a cui non riesci mai ad abituarti. Per questo abbiamo riproposto lo stesso format degli anni scorsi: pensiamo che la notte debba essere raccontata in tutte le sue sfumature”. Le storie sono molteplici e il giornalista palermitano – che in estate ha firmato il suo quarto romanzo (“Notte Fonda”) – le affronta con una enorme carica emotiva. “Ce ne sono parecchie a cui sono affezionato. Ma ce n’è una a cui tengo particolarmente: riguardano i medici dei pronto soccorso. A Napoli ci sono state 70 aggressioni solo nell’ultimo anno: queste persone sono degli eroi, anche se spesso si ritrovano lontani dai riflettori e dai grandi giornali. Nessuno ne parla, ma rischiano la vita. Se devono comunicare a un familiare di un paziente che quel paziente è morto, rischiano di finire appesi a testa in giù da un balcone, come è successo a uno di loro. Vengono picchiati, le ambulanze distrutte. E’ una storia che mi ha segnato, proprio perché mi rendo conto che ci sono lavori notturni e lavori notturni. E alcuni sono più difficili di altri”

Sottile da qualche anno ha ritrovato la sua passione per il giornalismo “di strada”. Come alle origini. Ma non è stanco. E grazie alla conduzione di “Mi Manda Rai 3”, che la settimana scorsa ha stabilito il record stagionale di ascolti con l’8,5% di share, riesce a esprimersi in tutti i ruoli: “Io sono una persona eclettica, quando c’è una novità mi piace buttarmici dentro e sperimentare. E’ ovvio che il doppio registro che sto tenendo – cioè fare il servizio pubblico la mattina, e uscire pure dagli studi e raccontare cosa succede di notte – mi consente pure di svolgere il mio lavoro a 360°”. La nuova stagione di Prima dell’Alba bussa alla porta.