Questa sera, su Rai 3, Salvo Sottile torna con FarWest, viaggio attraverso i far west d’Italia, le terre di confine in cui le regole sono saltate e a pagare sono sempre i più deboli. Inchieste, storie, approfondimenti e interviste accompagneranno il racconto del giornalista attraverso una continua interazione tra collegamenti, reportage e testimonianze live in studio. Il Corriere della Sera dedica una carrellata di foto e racconti al giornalista palermitano, soffermandosi sul suo inizio di carriera: “Mentre studiavo – è il ricordo di Salvo, affidato a una precedente intervista al Corriere – lavoravo anche in una libreria, mi davano 150 mila lire al mese. Con quei soldi mi sono comprato una delle prime telecamerine, usata. E ho iniziato a riprendere le cose che più mi colpivano della mia città, Palermo. In poco tempo mi ero fatto un mio giro: il poliziotto che mi raccontava cosa succedeva, il medico del pronto soccorso… e a 16 anni ho iniziato a propormi ad alcune tv locali”.
Sottile ha cominciato a collaborare con La Sicilia e con l’emittente regionale Telecolor Video 3 (che all’epoca oltre ad occuparsi dell’informazione locale collaborava con Canale 5 fornendo immagini e servizi legati ai fatti di cronaca della Sicilia). “Un giorno mi chiamarono per chiedermi se potessi andare a Roma per un colloquio. Cercavano un informatore dalla Sicilia: stava per nascere il Tg5. All’inizio risposi che non potevo partire. Per arrotondare avevo iniziato a fare anche i filmini dei matrimoni e quella settimana ne avevo tre. Era un introito importante per me. Poi però mi decisi e andai”. Comincia la carriera nelle news, seguita dall’approfondimento giornalistico di Quarto Grado: “Prima la cronaca era solo appannaggio di Federica Sciarelli – racconta Sottile – così io mi sono vestito il programma addosso: era una sorta di rappresentazione con una serie di parti in commedia. Di certo, era un modo diverso di fare cronaca. Sembrava dovessero chiudere il programma dopo tre puntate perché non andava benissimo, ma poi iniziò a crescere fino a fare il 17 per cento su Rete 4. Tuttora, per strada, le signore mi chiedono quando tornerò a condurlo”. Nella faticosa e meritevole evoluzione verso altri generi – come la conduzione de ‘I fatti vostri’ su Rai2, anche una fase dedicata alla scrittura. Poi il ritorno al giornalismo d’inchiesta: Far West è soprattutto questo.