Rod Dreher ha scritto un libro che indubbiamente è una scelta di campo: “L’opzione Benedetto”. Il New York Times lo ha definito “il più importante libro a tema religioso del decennio”. Vi si legge un’analisi spietata: i cristiani dovranno rendersi conto che vivono in una cultura in cui le loro credenze hanno sempre meno senso, che parlano una lingua che il mondo non capisce più. Eppure per i siciliani che ieri hanno accolto con entusiasmo Papa Bergoglio, è difficile condividere un pessimismo così lacerante. Spes contra spem, predicavano davanti alle persecuzioni i primi vescovi della Chiesa romana, abbracciati a una fede che secondo San Paolo “è sostanza di cose non viste e di cose sperate”. Le cose sperate, per la Sicilia, sono tante: che i mafiosi possano convertirsi, che la cultura dell’accoglienza possa diventare un precetto per tutti. Spes contra spem, appunto.