Alla fine – e ci risiamo – è costretta a parlare lei, per mettere la più classica delle toppe, dopo l’improvvida replica di Giovanbattista Fazzolari a Bankitalia, rozzo mix di cultura anti-establishment e complottismo vittimista in nome del popolo sulle perfide trame delle banche e sulla cosiddetta “moneta privata” (che ancora non si capisce cosa sia), e l’altrettanto rozza dichiarazione distensiva su Bankitalia da parte dello stesso in mattinata, accompagnata da un po’ di propaganda da comizi di periferia sulla sinistra “hasta Visa siempre”. Le parole pronunciate da Giorgia Meloni al termine del vertice di Tirana (“La notizia è che sulle grandi voci di questa manovra non ci sono critiche sostanziali da parte di Bankitalia”) rivelano certo la volontà di chiudere il caso, e, con essa, la consapevolezza di quanto sia dannoso e sconveniente sfidare pezzi di establishment in modo così velleitario. Insomma, sono un modo per ribadire la sostanziale accettazione del vincolo esterno – un conflitto rumoroso o strisciante con via Nazionale non sarebbe privo di ripercussioni in Europa e nella Bce – già sancita da una manovra economica che, per quanto mediocre, si muove nell’ambito dei vincoli di compatibilità europei. Continua su Huffington Post
Alessandro De Angelis per HuffPost
in Buttanissimi Extra
Sono Giorgia e metto toppe A Palazzo Chigi manca una regia
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