Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria, va all’attacco del governo sulla manovra in discussione all’Ars. “La Finanziaria va approvata velocemente perché è lo strumento su ci si basa l’attività regionale”, premette. Poi esprime forti perplessità. “Non c’è nulla per le imprese ed anche l’articolo 8 che avrebbe garantito la spesa attraverso l’accordo tra Regione siciliana e Bei è stato accantonato per una riscrittura, cosa che considero davvero grave”, argomenta a Live Sicilia. “Alcuni articoli sono mortificanti. Penso ad esempio a quello sull’aumento canoni concessori. La Regione si riserva di diminuire i canoni di locazione nei confronti dei privati: due pesi e due misure. Aumenta i canoni senza parlarne con i concessionari e riduce gli affitti senza parlarne con i privati”, lamenta Albanese. “E poi abbiamo visto che ci sono cose che fanno ridere come il finanziamento del Cral dei dipendenti regionali: mi chiedo se siamo figli di un Dio minore”, dice. “Al divertimento penseremo dopo la pandemia, adesso le risorse vanno destinate alle categorie che stanno soffrendo, ma concentriamo tutti gli sforzi per tenere in vita le ormai asfittiche imprese della nostra regione”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Sicindustria: esaurita la fiducia nel governo
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