Sicilia, il paradiso dei patrioti

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, e Ignazio La Russa, presidente del Senato. Pronti alla campagna siciliana

Il turismo dei patrioti non conosce limiti o confini. E neppure la voglia d’espandersi ai danni degli altri partiti del centrodestra (la Sicilia è l’unica regione in cui Forza Italia li sopravanza). Per diventare sempre più il partito della bellezza e sovvertire il concetto di egemonia culturale – per lungo tempo affibbiato alla sinistra – l’Isola è perfetta: offre occasioni a peso d’oro e meravigliose vetrine. Come Siracusa. La Capitale del Regno o, per dirla con Lollo, della Magna Grecia.

Per il secondo anno consecutivo la kermesse di Fratelli d’Italia, intitolata “Le radici della bellezza”, si terrà a Brucoli, frazione del comune di Augusta. E’ l’evento che lo scorso anno sancì la tregua fra Manlio Messina e Renato Schifani, dopo lo scazzo tremendo di Cannes, che sembrava aver incrinato una volta per tutte il rapporto fra il presidente della Regione e il Balilla. E invece… “ha internazionalizzato la nostra immagine”, si lasciò scappare il governatore a proposito del “rivale”, nascondendo un bel po’ di attriti – stavamo per dire “di polvere” – sotto il tappeto e sancendo una rinnovata sintonia (“Mi dà alcuni consigli”). L’evento, presentato un paio di giorni fa alla Camera dei Deputati, si terrà nello splendido resort del gruppo Mangia’s, lo stesso che secondo la trasmissione “Fuori dal Coro”, su Rete 4, ha incassato, nell’ambito del programma SeeSicily, il corrispettivo di 200 mila euro per la distribuzione di voucher ai turisti, per offrire pernottamenti gratis e servizi vari. Ma la maggior parte dei buoni (130 mila euro circa), fino a maggio era rimasta invenduta. Un flop.

Il contesto, però, va ben oltre la notizia. Nell’annunciare la seconda edizione dell’evento, Messina è stato presentato come il padrone di casa. E in effetti lo è. Sia da ex assessore regionale, e profondo conoscitore della materia; che da luogotenente della corrente turistica di FdI in Sicilia. La corrente è quella che si rifà al Ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che al momento non compare nella lista degli invitati per Brucoli. Ma che tuttavia sarà nell’Isola a brevissimo, per il G7 Agricoltura e Pesca. Indovinate dove? A Siracusa ovviamente. Il punto di caduta delle due iniziative è il medesimo. Nella sua intervista al quotidiano ‘La Sicilia’, Lollobrigida (finito un po’ in “disgrazia politica” dopo la separazione da Arianna Meloni), ha provato a riscattare la tremenda gaffe sulla siccità – quella che “per fortuna” ha colpito solo la Sicilia – spiegando che “la Sicilia sarà regina e dimostrerà al mondo il suo valore”. Poi, parlando del G7, lo ha descritto come un evento aperto che “non ha nulla da invidiare a Expo”.

In attesa di vederlo all’opera, dal 26 al 28 settembre, i gruppi di Camera e Senato di Fratelli d’Italia, pieni zeppi di siciliani (tra i promotori c’è anche Salvo Pogliese, ex sindaco di Catania), hanno presentato la nuova edizione delle “Radici della Bellezza”, che si terrà invece nella prima settimana di ottobre con ospiti illustri. Oltre al governatore Schifani, che farà gli onori di casa, non mancheranno il presidente del Senato La Russa, il Ministro del Mare Nello Musumeci e, addirittura il nuovo Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che magari potrà fissare la deadline per indicare i vertici del Teatro Massimo (compito lasciato in sospeso dal predecessore). Sul red carpet del Brucoli Resort sfilerà anche la sorella di Giorgia, Arianna Meloni, ministri (fra cui la Santanché) e sottosegretari di Fratelli d’Italia. E non potrà mancare l’allieva prediletta di Messina, Elvira Amata. E’ in programma un dibattito fra gli assessori regionali al Turismo, provenienti da ogni latitudine, che spiegheranno il perché di tanto successo e di una lottizzazione così scientifica di un settore che quest’anno varrà il 6% del PIL (oltre il 10, considerando l’indotto).

I rappresentanti di Fratelli d’Italia si applaudiranno da soli. Sorvoleranno, probabilmente, sulle enormi spese sostenute, cioè l’altra faccia della medaglia. Sugli investimenti in “comunicazione”, che sono finiti anche nel mirino della procura della Corte dei Conti, ma che colorano gli aeroporti di tutto il mondo grazie a mirabolanti 6×3. L’assessorato, per non lasciare nulla di intentato, ha appena liquidato 1 milione alla casa di produzione Palomar (la stessa di Montalbano), per la realizzazione di “Vanina – Un vicequestore a Catania”, serie trasmessa la scorsa primavera su Canale 5. E’ uno dei tanti investimenti sul cinema (e ce ne sono parecchi anche sulla musica, basti guardare cosa è successo con il concerto di Natale de Il Volo, meritevole di 900 mila euro di contributo).

A proposito di cinema: oltre ai prodigi della Film Commission – che Sangiuliano avrebbe voluto “azzoppare” chiedendo spese più morigerate e soprattutto più mirate – nell’Isola si sono svolti lo scorso aprile gli Stati generali del Cinema, tre giorni di incontri e dibattiti con oltre 200 autorevoli rappresentanti del cinema italiano, fra cui Sergio Castellitto. Iniziativa organizzata in collaborazione con l’Enit, cioè l’ente del turismo che da qualche tempo ha preso a navigare in bruttissime acque, e che ha appena elargito 3,3 milioni di contributo al gruppo Rcs Sport di Urbano Cairo per sponsorizzare il Giro d’Italia. Siracusa sembra davvero tornata la culla della Magna Grecia – da quando Dolce e Gabbana l’hanno scelta per un evento d’alta moda nell’estate 2022 – ma passando sul fronte della politica, appare chiaro l’intendimento di FdI: ammaliare con le sue iniziative per recuperare quella centralità che, da un lato Schifani dall’altro Forza Italia, hanno turbato.

Ma può essere che il partito della Meloni, primo ovunque, abbia consentito la restaurazione forzista? Abbia dato talmente spago ai moderati da lasciargli la poltrona di Palazzo d’Orleans e il primato nelle urne? Le ultime Europee, a dispetto dei dati nazionali, ha regalato un’amara sorpresa ai patrioti: il secondo posto alle spalle del listone azzurro (seppur arricchito dai voti di Cuffaro e Lombardo). Spostare il proprio epicentro a Siracusa, e più in generale, in Sicilia, significa accorciare la distanza col popolo, alimentare il mito della bellezza, mascherare l’inadeguatezza della sua classe dirigente (specie quella palermitana), acquisire fette di potere. Siamo reduci dagli sguazzi estivi di Taormina, dove s’è tenuto un ricchissimo festival del cinema (con Sharon Stone protagonista); siamo al culmine della Belliniana, diretta dalla maestra Gianna Fratta (la moglie di Piero Pelù, che per un pezzo è stata direttore artistico della Foss); e restiamo in attesa di una nomina di prestigio per Beatrice Venezi, la più appariscente dei direttori d’orchestra, in lizza per fare qualcosa di grande al Teatro Massimo.

Ovunque ti giri, c’è un patriota in azione: da quelli più piccoli (vedi Scarpinato ai Beni culturali) a quelli più grandi (il buon Lollo). Ovunque ti sporgi, c’è una fiamma che sventola (da Brucoli a Ortigia) e un vip in arrivo (al G7 ci sarà anche l’etoile Eleonora Abbagnato, protagonista il 27 e 28 ottobre al Teatro Greco). Sarà mica che con le feste cercano di coprire i fallimenti dell’azione di governo? O sarà davvero un investimento necessario per rendere questa terra bellissima?

Costantino Muscarà :

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