Dal Quirinale a Palazzo Chigi, fino al bagno di folla per le strade di Roma: la festa per la nazionale campione d’Europa del calcio diventa celebrazione dell’orgoglio azzurro. “Questo non è giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti. Complimenti! Ieri sera avete meritato di vincere ben al di là dei rigori perché avete avuto due pesanti handicap: giocare in casa degli avversari in uno stadio come Wembley e il gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accogliendo al Quirinale la Nazionale di Roberto Mancini, reduce dalla vittoria all’Europeo dopo 53 anni d’attesa. Con la truppa azzurra anche Matteo Berrettini, che ha sfiorato l’impresa nella finale di Wimbledon. “Siete stati accompagnati e circondati dall’affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport”, ha aggiunto Mattarella.
“Questa vittoria – ha aggiunto il ct Roberto Mancini – è la dimostrazione che quando si crede fermamente in ciò che si fa, è possibile inseguire un sogno apparentemente irrealizzabile. Questa vittoria la dedichiamo agli italiani che possono finalmente gioire con noi”. Uno in particolare: Davide Astori, ex capitano della Fiorentina, scomparso tragicamente nel 2018 prima di una partita. “Vorremmo dedicare questa vittoria a Davide, che ho conosciuto e che avremmo voluto qui con noi oggi”, ha detto capitan Chiellini. “Questa vittoria è per lei, che è stato il nostro primo tifoso – ha aggiunto Chiellini rivolgendosi a Mattarella – e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli. Non abbiamo vinto l’Europeo per un rigore in più, ma per l’amicizia che ci ha legato in questa avventura. Ci siamo sentiti fratelli d’Italia, rispondendo a quanto ci aveva chiamato il nostro Paese”.
Dopo Mattarella è stata la volta di Mario Draghi ricevere la Nazionale a palazzo Chigi. In piazza Colonna, il premier ha stretto la mano al capitano Giorgio Chiellini, che portava il trofeo, e poi anche a Matteo Berrettini, il primo tennista italiano in finale a Wimbledon. Poi, assieme ai suoi ospiti, ha fatto ingresso nel cortile di Palazzo Chigi. “Un saluto collettivo e un ringraziamento profondo dal governo, e anche da tutto lo staff di Palazzo Chigi che è affacciato alle finestre e vi guarda qui da sopra. I vostri successi sono stati straordinari – ha detto Draghi – Oggi lo sport segna in maniera indelebile la storia delle nazioni. Oggi siete voi a essere entrati nella storia, con i vostri sprint, i vostri servizi, i vostri gol e le vostre parate”. Quindi il premier si interrompe e guardando Gigio Donnarumma sottolinea: “e che parate…”. “Ci avete messo al centro dell’Europa, come dimostrano i messaggi di ringraziamento arrivati anche a me in queste ore. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano. Quello di cui ci avete reso orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni in nome dell’Italia”. La chiosa è di natura economica: “Il calcio e la Nazionale concorrono a fare il nostro Paese più credibile, stimato, inclusivo e ricco: tutte le maggiori ricerche stimano l’impatto della grande vittoria di ieri nello 0,7% del Pil”.
La cronaca: Inghilterra battuta, Donnarumma decisivo
L’Italia si aggiudica l’Europeo battendo ai calci di rigore l’Inghilterra. Dopo i tempi supplementari, chiusi sul risultato di 1-1, decidono due parate di Donnarumma: a Wembley finisce 4-3 per gli Azzurri, che riconquistano il trono a distanza di 53 anni. Di fronte al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Nazionale di Mancini completa un percorso straordinario, nonostante le difficoltà incontrate nel primo tempo. Shaw, infatti, sblocca il risultato dopo un paio di minuti, approfittando di un errore di Di Lorenzo in marcatura. Chiesa prova a caricarsi i compagni sulle spalle e sfiora il pareggio al 35′ con una conclusione da fuori. Il gioco dell’Italia è meno effervescente del solito: l’1-1, infatti, arriva solo nella ripresa e su azione di calcio da fermo, grazie a un intervento di rapina di Bonucci. Il forcing azzurro si spegne col passare dei minuti. Si decide tutto ai rigori: dopo l’errore di Jorginho, che (stavolta) fallisce il match point, è decisivo Donnarumma su Saka.
IL TABELLINO
ITALIA-INGHILTERRA 4-3 dcr (1-1 dts)
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (13′ sts Florenzi); Barella (9′ st Cristante), Jorginho, Verratti (6′ pts Locatelli); Chiesa (40′ st Bernardeschi), Immobile (9′ st Berardi), Insigne (1′ pts Belotti).
A disp.: Sirigu, Meret, Pessina, Acerbi, Bastoni, Toloi. All.: Mancini
Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker (14′ sts Sancho), Stones, Maguire; Trippier (25′ st Saka), Philips, Rice (29′ st Henderson – 14′ sts Rashford), Shaw; Mount (9′ pts Grealish), Sterling; Kane.
A disp.: Ramsdale, Johnstone, Ming, Coady, Calvert-Lewin, James, Bellingham. All.: Southgate
Arbitro: Kuipers (Ola)
Marcatori: 2′ Shaw (In), 22′ st Bonucci (It)
Rigori: Berardi (It) gol, Kane (In) gol, Belotti (It) parata, Maguire (In) gol, Bonucci (it) gol, Rashford (In) palo, Bernardeschi (It) gol, Sancho (In) parata, Jorginho (It) parata, Saka (In) parata
Ammoniti: Barella, Bonucci, Insigne, Chiellini, Jorginho (It); Maguire (In)